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Mi capita talvolta di incontrare persone che hanno deciso di diventare vegetariane per seguire l’esempio delle “culture orientali”. La base delle loro convinzioni è un generico “sentito dire” che spesso viene divulgato da amici/parenti/entità commerciali new age che sfruttano il malessere globale della società nella quale si vive.

Sono sempre stata della convinzione che prima di parlare o sbandierare come verità assoluta un fatto, sia necessario studiarlo, conoscerlo il più profondamente possibile, magari vivendolo sulla propria pelle e soprattutto osservarlo nell’ambiente e nei luoghi natii. La maggior parte delle ideologie e delle abitudini che vengono importate dall’estero (Oriente in primis) sono sradicate e trasformate, denaturandole, in moda.

Per questo motivo, ho deciso di fare un viaggio virtuale in Oriente e sbirciare “come si comportano i monaci tibetani”.

Dire che i buddisti sono vegetariani o vegani NON è esatto; nella scuola Theravada si afferma che il Buddha permetteva ai discepoli di nutrirsi di pollo, pesce e uova.
Primo fatto travisato!

Non è essere vegetariani o vegani che rende i monaci tibetani così longevi e in salute!
Il punto focale è che i monaci (senza alcuna tecnologia) ascoltano il loro corpo, imparano come condurre una vita indirizzata al pieno potenziale spirituale, mentale e fisico.
La loro alimentazione è basata su:

  • semplicità (fin troppo semplice per i popoli occidentali, drogati di cibi ultra elaborati);
    niente zucchero, niente farine bianche, niente additivi, edulcoloranti ed esaltatori di sapidità (tipici dei prodotti da supermercato);
  • equilibrio ed armonia con la Natura: ogni fase della preparazione di un alimento è curata per aumentare la consapevolezza che il cibo è strumento di benessere e sostentamento;
    lentezza: ogni momento del pasto è fondamentale, a partire dalla masticazione;
    meditazione: per ridurre i livelli di stress e permettere al corpo di lavorare al meglio, i monaci tibetani praticano meditazione prima di ogni pasto;
  • consumano cibi integrali (davvero integrali, non i prodotti spacciati tali!);
  • consumano grassi in forma di burro e olio, ma mai in grandi quantità;
  • largo uso di UOVA, tuorlo compreso! L’albume viene largamente usato da coloro che praticano sforzi fisici;
  • concentrano i pasti nelle prime otto ore della giornata, rispettando il ritmo circadiano di assimilazione/digestione/eliminazione;
  • consumano più cibo al mattino e meno la sera.

Tutto questo è l’ennesima riprova di come CORPO E MENTE SIANO UNA COSA SOLA.
In ultimo (ma non meno importante) NON sono sedentari, si spostano a piedi e si concedono tempi lunghi di meditazione.


Dott.ssa Elena Maria Bisi
Biologa Nutrizionista

Categorie: Nutrizione

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