fbpx

Chi mi conosce personalmente e professionalmente sa quanto dia rilevanza non solo alla corretta alimentazione, ma anche all’ambiente circostante. Ciò che definisce la Salute, il Benessere e la qualità della vita di tutti gli organismi viventi è la somma di più fattori: il cibo, l’attività fisica, l’ambiente inteso come tessuto di relazioni personali, il background familiare e la geografia del luogo circostante e la qualità del riposo/sonno.

Dal momento che la maggior parte delle problematiche fisiche e psicologiche derivano da un generale stato infiammatorio cronico, nutrirsi correttamente permette in modo necessario un miglioramento dell’equilibrio biochimico; tuttavia, non basta.

A fronte di una alimentazione corretta, se non si adottano soluzioni per abbassare i livelli degli ormoni responsabili dell’infiammazione, i risultati rimangono minimi (a lungo termine).

A tal proposito, uno studio molto interessante mette in risalto la relazione tra la qualità della vita ed il luogo in cui si vive.

Tale studio è stato condotto dai ricercatori delle Università di Warwick, di Newcastle e di Sheffield. Sono state analizzate le risposte di 25518 partecipanti ad un sondaggio annuale del Regno Unito in relazione alle dimensioni, la forma e la posizione dei 20000 spazi verdi pubblici di Londra rispetto a dove ciascun partecipante ha vissuto.

Lo studio (pubblicato su Geografia Applicata) ha evidenziato:

  • esiste una relazione molto forte tra la quantità di spazio verde attorno alla casa di una persona e le sue sensazioni di soddisfazione, felicità ed autostima;
  • lo spazio verde entro 300 metri da casa ha avuto maggiore influenza sul Benessere mentale;
  • l’aumento di 1 ettaro entro 300 metri dai residenti è stato associato ad un aumento di 8 punti percentuali in una soddisfazione di vita, 7 in valore e 5 in felicità

In sostanza, questo studio è il primo a fornire prove concrete di come gli spazi verdi urbani possano migliorare il benessere mentale in senso lato.

Un miglioramento delle sensazioni mentali equivale ad una riduzione degli stati stressogeni e quindi ad un abbassamento dei livelli di cortisolo in circolo, con conseguente abbassamento dei fattori che innescano gli stati infiammatori a partire dalle emozioni e dai pensieri.

Non di solo cibo vive l’uomo!

 

Dott.ssa Elena Maria Bisi

 

 

 

Categorie: Nutrizione