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Saper catturare, affascinare, persuadere, invogliare…
Non è sempre facile…Ma…tutto sta nel capire chi si ha di fronte, nel carpire le sue esigenze, i suoi bisogni e diversificare la tipologia di approccio, oltre che di allenamento.
L’attesa, il sogno, il desiderio sono elementi importanti per il professionista, per poter così “catturare”, acquisire la fiducia della persona da lui seguita.
Perché non basta avere le competenze dal punto di vista tecnico, anche se sicuramente questa prerogativa è importantissima; bisogna, inoltre, essere capaci di coinvolgere appieno la persona che si ha di fronte, anche emotivamente.
Pensiamo al “perché” le persone si rivolgono al professionista…Pensiamo alle ragioni e ai desideri di esse…
C’è chi desidera perdere peso, per la classica “prova costume”, o il sempre presente “buoni propositi del nuovo anno”; c’e chi semplicemente vuole sentirsi meglio con se stessa. Piuttosto che chi lo deve fare per motivi di salute, sotto consiglio medico.
Bisogna anche saper differenziare l’approccio emotivo da persona a persona…
Il trainer sa bene che l’allenamento per una persona di 20 anni sarà sicuramente differente da quello per una di 60…
Ricordo nelle mie plurime esperienze nel campo del fitness, un episodio relativo ad una signora sulla cinqantina, la quale si iscrisse in palestra e sin da subito mi racconto’ aneddoti della sua vita, della sua famiglia, le sue esperienze e parte del suo vissuto.
Poi mi chiese di volersi allenare con un personal trainer… Rammento ancora che lo volle scegliere lei. La incontrai dopo la sua terza lezione con lui e mi disse con grande consapevolezza di aver effettuato la scelta giusta.
Il trainer la aiutava a migliorare il suo stato di salute, la sua forma fisica, ma il fattore piu’ importante per lei era quello dell’ascolto che il professionista le offriva tutte le volte che si allenavano insieme…
Per lei era come se si confidasse con un amico, con una persona che sapeva prendersi cura di lei in tutto e per tutto.
La Signora continuò ad allenarsi sempre con lui per anni; oramai era diventato il suo appuntamento fisso e per lei era divenuto uno dei momenti piu’ belli della sua settimana. Il suo trainer l’aveva resa felice.
Non si tratta di una favola, ma di realta’! Ecco…questo intendo quando asserisco che il personal trainer deve plasmarsi alla persona che ha davanti e saper rappresentare per esse la figura del mentore e del “coach della vita”, oltre che del fitness….
Dunque, mi domando: il professionista lavora anche sull’approccio emotivo?
È fondamentale che le parole, i gesti, le espressioni, siano completamente differenti da persona a persona. Bisogna ricordare che ogni persona che si ha di fronte ha un vissuto differente dall’altra…
E ricordiamoci che… le persone si affidano e si fidano completamente di chi li prende in cura..
Ecco perché il nostro caro professionista deve riuscire a far vivere il loro sogno più recondito…nascosto nel luogo più profondo dentro di loro… Come il trainer di quella palestra con la Signora….
Io vorrei far vivere il sogno alle persone…che si affidano a noi per cercare la loro completa felicità…Per questo sono pronta a trasmettere con tutta me stessa le mie competenze e soprattutto la mia passione per questo splendido lavoro: il formatore.


Gessica Colosimo
Formatrice Fitness&Wellness


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